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Marzo 2015

Nudge: la spinta gentile e la valutazione delle politiche

03/03/2015, marco → Segnalazioni letture | Commenti (0)

Nel campo dell'economia comportamentale si utilizza il termine nudge per indicare la "spinta gentile" che può essere data a individui e gruppi per indurli a compiere scelte virtuose e adottare comportamenti desiderabili. L'idea di fondo è che le persone non agiscono sempre in modo razionale. Anzi talvolta compiono azioni sconvenienti anche se queste vanno contro il loro stesso interesse. Per aiutarle a "ben comportarsi" - ad esempio smettere di fumare, nutrirsi in modo sano, pagare in tempo le tasse, investire nell'istruzione dei figli, ridurre i propri consumi energetici, fare raccolta differenziata - l'imposizione di divieti e obblighi, multe e punizioni, può non essere sufficiente. Possono invece aiutare (e molto) accorgimenti di carattere emozionale e cognitivo che offrono rinforzi positivi di varia natura a chi va nella direzione giusta. Si tratta spesso di soluzioni facili, poco costose e di semplice applicazione. Recentemente alcuni Stati americani ed europei hanno iniziato a studiare in che modo la teoria dei nudge può rendere più efficace l'azione amministrativa.

Esiste un importante punto di contatto tra coloro che si occupano di nudging e coloro che sono impegnati nel valutare le politiche pubbliche: entrambi i gruppi perseguono l'obiettivo di basare il disegno degli interventi pubblici su una robusta evidenza empirica, prodotta usando rigorosi metodi scientifici. Ad esempio attraverso la conduzione di "randomized controlled trials", ovvero esperimenti che facciano uso di gruppi di controllo randomizzati. L'argomento è stato già affrontato in un altro post di questo blog.

Il punto di riferimento è un libro del 2008 "Nudge: Improving Decisions about Health, Wealth and Happines", scritto da Richard H. Thaler e Cass R. Sunstein. La principale esperienza amministrativa in Europa è quella maturata dal Behavioural Insights Team, che da struttura governativa è diventata recentemente società di pubblica utilità con una partecipazione del Governo.

Un libro in italiano sull'argomento è "La psicoeconomia di Charlie Brown. Strategia per una società più felice".

In un articolo pubblicato sull'Huffington Post il consigliere regionale Gianpaolo Manzella propone di istituire un gruppo di lavoro su questo tema presso le amministrazioni regionali.