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Dopo le clausole valutative: come produrre conoscenza sulle politiche regionali?

21/06/2006 → Eventi

  • Data dell'evento: 30/06/2006

Ormai da qualche anno, alcuni Consigli regionali stanno sperimentando la pratica di introdurre clausole valutative nei testi di legge più rilevanti. Dietro a tale pratica vi è l'idea che, già nel momento della progettazione legislativa, sia possibile (ed utile) porre le basi per lo svolgimento di successive attività di analisi e valutazione, che abbiano per oggetto le politiche regionali. A questo scopo vengono redatte specifiche disposizioni normative che assegnano alla Giunta il compito di informare l'Assemblea su quanto è avvenuto nel corso dell'attuazione della legge e quali concreti risultati essa ha ottenuto.

La redazione della clausola valutativa è solo l'inizio di un processo informativo molto più articolato che, almeno nelle intenzioni, dovrebbe proseguire per l'intero ciclo di vita della legge. Per questo motivo la vera sfida per l'Assemblea consiste nel fare in modo che la clausola abbia un'applicazione coerente al suo scopo, ovvero la produzione di nuova conoscenza sulle politiche pubbliche, e dunque nel gestire la "fase di ritorno" delle informazioni.

Questo workshop nazionale costituisce un'occasione per riflettere sui primi tentativi condotti in seno alle assemblee regionali per mettere a frutto le clausole valutative già inserite nei testi di legge. L'invito rivolto ai partecipanti sarà di discutere su quel che accade, e quel che dovrebbe accadere, dopo l'approvazione delle clausole.

Come limitare il rischio che esse restino “lettera morta"? Quali strategie adottare per non trasformare il processo di valutazione in un mero adempimento formale ed evitare che tutto si risolva nel consueto, quanto inutile, passaggio di carte tra gli uffici? Come riuscire a costruire reali momenti di collaborazione e di scambio tra i diversi attori coinvolti nel gioco valutativo? Come disinnescare eventuali atteggiamenti difensivi da parte dei soggetti attuatori, che potrebbero vivere la valutazione come un giudizio inopportuno e indesiderato sul loro operato?

Partendo dall'illustrazione di varie esperienze regionali, e in particolare da quella legata alla legge n. 28/2004 della Regione Lombardia, “Politiche regionali per il coordinamento e l'amministrazione dei tempi delle città", si tenterà di rispondere insieme a queste domande, interloquendo direttamente con coloro che ne sono stati protagonisti.


 


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