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Sperimentare le politiche pubbliche

Perchè i politici (e i cittadini) hanno bisogno di studi randomizzati?

20/12/2015, Fabio → Sperimentare le politiche pubbliche | Commenti (0)

Un paio di settimane fa l'Economist ha pubblicato un articolo - In praise of human guinea pigs - che sottolinea l'importanza degli studi randomizzati per testare l'efficacia delle politiche pubbliche. Il sottotitolo racchiude il senso dell'articolo "Doctors use evidence when prescribing treatments. Policymakers should, too". Lo stesso messaggio è ripreso anche nella chiusa "Citizens, as much as patients, deserve to know that the treatments they endure do actually work."

La sperimentazione controllata è una pratica ormai ampiamente consolidata in ambito clinico, dove abitualmente prima di collocare un farmaco sul mercato si provvede ad osservarne gli effetti sulla salute di un gruppo di pazienti scelti per estrazione casuale. D'altra parte chi si fiderebbe di assumere un farmaco che non sia stato prima testato? Sul quale non esiste sufficiente evidenza empirica a dimostrarne l'utilità (o l'eventuale pericolosità)? E dunque perchè dovremmo "fidarci" dell'efficacia di politiche non valutate in modo rigoroso?

Conoscere l'impatto delle politiche non è un vezzo di qualche accademico o di qualche burocrate illuminato. E' una necessità innanzitutto per i cittadini che dovrebbero beneficiare degli interventi decisi dal Governo e dal Parlamento. Senza questa fondamentale conoscenza - che permette di distinguere le soluzioni che funzionano da quelle che funzionano meno o non funzionano affatto - non si corre soltanto il rischio di sprecare risorse pubbliche, alimentando politiche inutili, ma anche di produrre danni ingenti per la collettività.

Il tema degli studi randomizzati è stato affrontato anche in un articolo pubblicato ad agosto su Nature - Can randomized trials eliminate global poverty? e in qualche nostro post come questo o questo.

Valutare l'efficacia della politica dalla spinta gentile

24/11/2015, Fabio → Sperimentare le politiche pubbliche | Commenti (0)

Segnaliamo due recenti articoli sul "nudging" o la politica dalla spinta gentile. Il primo dal titolo "Riforme gentili, ma decise" è apparso sul Sole24Ore all'inizio di questo mese. Il secondo intitolato "La spinta gentile per pagare le tasse: tutti si convincono con il nudging” è uscito ieri sull'inserto Affari e Finanza di Repubbilca.

Per testare l'efficacia delle politiche di nudging viene proposto un metodo ancora poco utilizzato in Italia: la sperimentazione controllata. Questo argomento era stato già affrontato su post precedenti. Nel marzo 2015 "Nudge: la spinta gentile e la valutazione delle politiche" e nel luglio 2015 "L'esperienza del Behavioural Insights Team".

L'esperienza del Behavioural Insights Team

25/07/2015, Fabio → Sperimentare le politiche pubbliche | Commenti (0)

Un recente articolo del Guardian racconta l'esperienza del Behavioural Insights Team, struttura nata per iniziativa del Governo inglese al fine di approfondire la conoscenza dei comportamenti umani e disegnare politiche sempre più efficaci. Attualmente il Behavioural Insights Team è diventata una società privata che presta servizi di consulenza a pubbliche amministrazioni e imprese che intendano testare interventi tesi a modificare il comportamento delle persone. Delle attività del Behavioural Insights Team si è occupata qualche giorno fa anche la BBC con un bel servizio video.

Sull'argomento CAPIRe aveva già pubblicato a marzo un post.

Il Behavioural Insights Team ha organizzato per settembre una conferenza a Londra con l'obiettivo di presentare e discutere i risultati degli studi fin qui condotti. Ulteriori informazioni sono disponibili sulla pagina web della conferenza.

Nella lunga guerra alla povertà, sono le piccole vittorie che contano

20/01/2014, Fabio → Sperimentare le politiche pubbliche | Commenti (0)

Un articolo di David Bornstein sul New York Times descrive gli esiti di valutazioni sperimentali, volte a testare l'efficacia di alcune politiche pubbliche. Il titolo dell'articolo è "In the Long War on Poverty, Small Victories That Matter". Nell'articolo si cita anche la competizione indetta recentemente dalla Coalition for Evidence Based Policy per finanziare studi randomizzati a basso costo.

Valutare l'impatto di un nuovo intervento di contrasto alla povertà

27/11/2013, Fabio → Sperimentare le politiche pubbliche | Commenti (0)

Pubblichiamo il seguente post su segnalazione di Alessandro Rotilio, funzionario del Consiglio regionale della Lombardia.

"È stato inserito nel testo della Legge di Stabilità, ancora in fase di discussione, un dispositivo che prevede l’istituzione di una forma di reddito garantito: il Sostegno per l’Inclusione Attiva (SIA).

Questa misura è stata progettata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con un documento dal titolo “Verso la costruzione di un istituto nazionale di contrasto alla povertà”. Il progetto prevede anche lo svolgimento di attività di monitoraggio e valutazione, con particolare riferimento alla valutazione degli effetti accompagnata “da una decina di esperimenti randomizzati” [§ 3.3]."

Voglia di sperimentare (con studi randomizzati)

31/08/2012, Fabio → Sperimentare le politiche pubbliche | Commenti (0)

In Europa cresce la voglia di testare l'utilità delle politiche pubbliche attraverso la sperimentazione controllata. Nel 2012 sono stati pubblicati due rapporti molto interessanti su questo tema da due importanti istituzioni. La Commissione Europea ha dato alle stampe Randomized Controlled Experiments in Education interamente dedicato alle politiche sull'istruzione. Il Behavioural Insights Team, una struttura che opera in seno al Governo britannico, ha pubblicato Test, Learn, Adapt: Developing Public Policy with Randomised Controlled Trials. Altre letture sull'argomento sono disponibili nella sezione Scaffale del nostro sito web.

Esther Duflo spiega l'importanza degli studi randomizzati

05/02/2012, Fabio → Sperimentare le politiche pubbliche | Commenti (0)

In questo video dalla durata di circa 16 minuti Esther Duflo spiega perchè è importante condurre studi randomizzati per valutare l'efficacia delle politiche pubbliche. L'intervento è in inglese sottotitolato in italiano.

Esther Duflo è un'economista francese che nel 2010 è stata premiata con il John Bates Clark Medal, un riconoscimento molto prestigioso assegnato dall'American Economic Association. Per alcuni questo riconoscimento è secondo solo al premio Nobel. Attualmente la prof.ssa Duflo insegna al Massachusetts Institute of Technology e dirige l'Abdul Latif Jameel Poverty Action Lab (J-PAL). Nel sito web di J-PAL sono scaricabili numerosi rapporti e articoli relativi a valutazioni condotte nei Paesi in via di sviluppo.