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La "Carta di Matera" è on line

12/06/2007, Fabio → Carta di Matera | Commenti (3)

Nel primo convegno nazionale di CAPIRe sarà discusso ed approvato dalle assemblee aderenti al progetto un documento d'intenti che prende il nome di "Carta di Matera".

Con la firma della Carta di Matera le assemblee si impegnano ufficialmente nel promuovere l'uso di strumenti dedicati al controllo sull'attuazione delle leggi e alla valutazione degli effetti delle politiche. La “Carta”, che attualmente è in discussione presso gli Uffici di Presidenza delle diverse Assemblee, indica un percorso in dieci punti, che rappresentano i passi da compiere, affinché la valutazione faccia il suo ingresso tra le attività svolte, in modo stabile e continuativo, in seno agli organi legislativi.

Per molte delle Assemblee aderenti a CAPIRe la firma della Carta rappresenta il giro di boa di un viaggio avviato ormai da qualche anno. Da un lato, si tratta di un modo per consolidare l'esperienza già maturata; dall'altro, esprime la volontà di rafforzare gli strumenti utili ad interpretare una rinnovata esigenza di “accountability democratica”.

Si invitano tutti i naviganti a scaricare la "Carta" e a lasciare su questo blog commenti, riflessioni e domande.

Rita Di Marzo - Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia, 18.06.07 15:08

Nella seduta del 14 giugno, il Comitato per la legislazione, il controllo e la valutazione ha discusso della Carta di Matera. Questa la dichiarazione del Presidente del Comitato Sergio Dressi : "I dieci impegni che le Assemblee legislative regionali sottoscriveranno con la firma della Carta di Matera sono chiari e condivisi. Occorre però che i Consigli regionali si adoperino in concreto perché le dichiarazioni d'intenti trovino una effettiva realizzazione. Un aspetto, che emerge in tutta la sua importanza dal documento, riguarda ad esempio la necessità di investire in misura adeguata nella formazione del personale dedicato alle attività di controllo e valutazione. Sicuramente occorre incrementare le risorse umane e finanziarie a ciò destinate. Centrale inoltre è il primo impegno citato dalla "Carta" nel quale colgo anche un richiamo al senso di responsabilità della politica nei confronti della comunità rappresentata."

Luciano Moretti - Consiglio Regionale della Toscana, 18.07.07 14:54

Anche il Consiglio regionale della Toscana ha aderito alla Carta di Matera. Ecco il testo della lettera inviata dal Presidente Riccardo Nencini al Coordinatore della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome Alessandro Tesini:

Caro Presidente,
voglio innanzitutto congratularmi con te per l'organizzazione del 1° Convegno nazionale di Progetto C.A.P.I.Re. e per il successo di tale iniziativa che ha visto una qualificata presenza di rappresentanti delle istituzioni sia italiane che estere.

L'incontro di Matera è stato infatti un'importante occasione di confronto sia a livello istituzionale che tecnico su un tema, quello della verifica dell'attuazione delle leggi e della valutazione delle politiche, al quale i Parlamenti regionali pongono giustamente una particolare attenzione. Nel mutato quadro istituzionale del sistema regionale italiano è infatti quanto mai opportuno che le Assemblee si dotino di strumenti nuovi e più incisivi per svolgere in maniera adeguata la funzione di controllo che, insieme a quella legislativa e di rappresentanza, costituisce l'elemento centrale del loro ruolo.

Purtroppo la concomitanza della seduta consiliare non ha consentito la partecipazione ai lavori di Matera di rappresentanti istituzionali del Consiglio regionale della Toscana e, di conseguenza, non è stato possibile sottoscrivere in quella sede il documento di obiettivi ed impegni che va sotto il nome di “Carta di Matera”.

Il Consiglio regionale della Toscana si riconosce nei contenuti di tale documento e con questa lettera intende formalmente aderirvi. Alcuni dei principi contenuti nella “Carta di Matera”, d'altra parte, hanno avuto già una prima attuazione presso questa Assemblea. Da tempo, infatti, è stata costituita una struttura specificamente dedicata alla valutazione, i riferimenti alla valutazione delle politiche hanno trovato spazio, anche con l'indicazione di specifici strumenti operativi, nel testo dello Statuto e del Regolamento consiliare ed è stato istituito, in esecuzione delle previsioni statutarie, uno specifico capitolo di spesa del bilancio del Consiglio regionale per il finanziamento di tali attività.

Pur nella piena consapevolezza che ancora molta è la strada da percorrere perché la valutazione diventi davvero pratica corrente, diffusa e consolidata del lavoro quotidiano delle Assemblee legislative credo che si debba pertanto essere fiduciosi circa l'esito del percorso intrapreso, tanto più adesso che esso, dopo un avvio quasi pionieristico di pochi, è diventato impegno comune della quasi totalità dei Parlamenti regionali.

Un cordiale saluto ed un augurio di buon lavoro

On. Riccardo Nencini

Pietro Perrucci - valutatore, 23.07.07 14:23

A tutti quanti operano nel Progetto CAPIRe.
Sono un valutatore alle prese con la quarta esperienza formativa nell'ambito della valutazione e del monitoraggio di piani, politiche, programmi e progetti, e vorrei ringraziare tutti Voi per avermi dato l'opportunità di partecipare al primo Convegno CAPIRe “Verso una nuova funzione di controllo delle Assemblee regionali: valutare le politiche per migliorare l'attuazione delle leggi”.

Credo, infatti, che questo convegno non sia stato soltanto una grande opportunità per fare il punto della situazione e quindi per definire “lo stato dell'arte” di tutte le esperienze in atto; penso, invece, che sia stata soprattutto una occasione per comunicare a tutti quanti operano nell'ambito della valutazione la volontà di un importante mutamento culturale che, contrariamente a quanto accaduto fino oggi, parte dall'interno delle istituzioni (in questo caso regionali) e non dall'esterno.

Al tempo stesso, non posso fare a meno di evidenziare, come il Vostro impegno rappresenti nel panorama italiano una realtà nuova e ricca di prospettive, e che pertanto sono sicuro che quello che si è tenuto a Matera il 25 e 26 giugno scorso, altro non è che il punto di partenza di un lunga e proficua attività.

Anche in funzione di ciò, è mia fortissima convinzione che si debba pensare già ad un secondo convegno, in cui trattare (magari) delle metodologie e degli strumenti di valutazione delle politiche regionali, facendo ricorso anche ad esperienze più consolidate del panorama internazionale.

E sotto questo aspetto, mi piacerebbe avere maggiori notizie sulla Vostra attività di studio e ricerca, in merito al disegno, alla valutazione ed al monitoraggio delle politiche pubbliche.

Certo di farvi cosa gradita, chiedo atresì di essere informato delle Vostre iniziative, utilizzando il medesimo indirizzo email sopra riportato.

Nel ringraziarvi dell'attenzione e del tempo concessomi, Vi saluto cordialmente.

Pietro Perrucci

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